martedì 5 gennaio 2010

Il web 2.0 una palestra di cittadinanza attiva


Ciao a tutti! All'interno del mio blog potete trovare un video molto interessante sull'educazione collaborativa nel web 2.0, è un'intervista a Carlo Infante. Il web 2.0 viene definito come una "PALESTRA DI CITTADINANZA" dove il paradigma dominante si incentra sul carattere comunicativo di questa nuova tecnologia e sulle potenzialità che se ne possono ottenere in campo educativo, grazie ad una cooperazione educativa. EDUCERE significa "tirar fuori" non mettere dentro, bisogna abbandonare, quindi, la vecchia didattica basata su una trasmissione lineare dei contenuti d'apprendimento per abbracciare il mondo multidimensionale all'interno del quale vivono le nuove generazioni. L'intervista si conclude con una frase: " bisogna formare cittadini non intellettuali e creare palestre di cittadinanza attiva - anche grazie al web 2.0 - è un ottimo punto di partenza".

Buona visione. Taty :-)

2 commenti:

  1. Come ho già scritto nel tuo blog trovo il video ben fatto per chiarezza di concetti e per linearità espositiva. Si avvicina a quanto sostiene Rivoltella nel suo libro. Per lui, infatti uno dei compiti educativi del docente è quello di educare alla cittadinanza attraverso il web 2.0.che è costitutivamente sociale a livello locale e globale.
    Sicuramente nella nostra scuola ci si preoccupa molto di formare la mente (più che altro riempire)più che la persona nella sua globalalità. I docenti stessi sono un prodotto di tale concezione e finiscono per iterare costantemente lo stesso modello di uomini chiusi nel mondo della loro mente. Ma non era aristotele a sostenere che l'uomo è per natura sociale?

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  2. Molto interessante il video mia cara Taty...stavo proprio stamattina riguardandomi le slides sul web 2.0 sulla digital native e sulla questione di questo nuovo brainframe che specifico delle nuove generazioni.
    E' proprio vero, e io ne ho esperienza con i bambini che incontro e con cui a volte mi "scontro", in senso costruttivo eh(!) nel mio centro, i ragazzi di oggi hanno veramente la capacità di muoversi contemporaneamente in diversi contesti...
    Ho lavorato per alcuni anni anche in una scuola dell' infanzia, come tu sai, e anche i più piccoli, che utilizzano parzialmente le nuove tecnologie lavorano già cognitivamente in modo diverso da noi!
    La questione scuola comunque è il nodo cruciale da sempre...il Sign. Carlo Infante si discosta, tra virgolette, da questa, ma molte volte sono proprio le persone che lavorano ai fianchi della scuola che riescono a vedere i limiti e le carenze di quest' ultima...ma partiamo dalla nostra stessa università italiana...dal modo con cui vengono tenute le lezioni o le modalità con cui si esaminano gli studenti...non credo dobbiamo tanto rifarci a discorsi o intellettualismi...basta partire dal basso!!!siamo troppo legati al passato, ma nel senso che applichiamo degli schemi che ora non funzionano più con i giovani d' oggi...e non sto affermando che il passato è da buttare anzi spesso traiamo da esso "le lezioni sbagliate".
    Per quanto riguarda la cittadinanza attiva credo che a volte siano più cittadini coloro che si donano nel volontariato, in associazione benefiche e che utilizzano anche i social network per diffondere i loro messaggi.
    Bene quando vediamo queste nuove tecnologie promotrici di partecipazione e di responsabilità...ora ci si deve attivare anche a livello politico!!!!e lì l' esempio non è dei migliori!!
    Spero di non essere stata troppo contorta...parole in libertà!!!!
    ciaooooo
    Lisa*
    ps. Taty voglio la foto del tuo profilo caricala in FB!

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